UNO ZINGRARETTI INEDITO

Spilimbergo accoglie uno Zingaretti inedito che sveste i panni del commissario più amato d’Italia per dare voce e corpo a un piccolo boss di quartiere nel film dei fratelli D’Innocenzo, presentato martedì 18 dicembre all’interno di Luce d’Inverno. Accanto all’interpretazione di Zingaretti e degli attori protagonisti Carpenzano e Olivetti, gli spettatori del Miotto, ormai attenti e preparati al ruolo della fotografia nel cinema, hanno apprezzato il lavoro di Paolo Carnera e delle sue soluzioni formali adottate per dare vita a questo microcosmo di violenza e speranza, abissi e destini segnati.

LUCE D’INVERNO: LA SECONDA SERATA DEDICATA ALLA FOTOGRAFIA NEL CINEMA OSPITA LUCA ZINGARETTI

Il secondo appuntamento con l’omaggio agli autori della fotografia del cinema italiano è martedì 18 dicembre, al Cinema Miotto di Spilimbergo, dalle 21.00: la serata inizia assieme a Luca Zingaretti, attore noto per il “suo” commissario Montalbano, e interprete di Angelo, un malavitoso romano, ne “La terra dell’abbastanza”, film in proiezione.

La pellicola è la storia di Mirko e Manolo, due giovani amici che vivono nella periferia romana. Guidando a tarda notte, investono un uomo e decidono di scappare. La tragedia si trasforma in un apparente colpo di fortuna: l’uomo che hanno ucciso è il pentito di un clan criminale di zona e facendolo fuori i due ragazzi si sono guadagnati la possibilità di entrare a farne parte. La loro vita è davvero sul punto di cambiare…

I due giovanissimi registi, Damiano e Fabio D’Innocenzo, indagano sull’amicizia e sulle scelte, senza giudicare o distribuire assoluzioni immeritate o colpe univoche.

“La terra dell’abbastanza” è stato presentato al Festival di Berlino 2018 nella sezione “Panorama” e ha vinto 3 Nastri d’Argento per il miglior regista esordiente, per la miglior opera prima e quello speciale per la sceneggiatura.

Questa serata è organizzata dall’Associazione culturale Il Circolo grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, di Turismo FVG, della Direzione Generale per il Cinema MiBAC, della Fondazione Friuli, del Centro Sperimentale di Cinematografia e del Comune di Spilimbergo – Città del Mosaico.

Luce d’inverno con Barbora Bobulova

Serata d’eccezione al cinema Miotto per Luce d’inverno con Barbora Bobulova e gli altri componenti del cast di Saremo giovani e bellissimi

Una serata davvero unica quella di domenica scorsa al cinema Miotto. Ospiti d’onore il cast del film Saremo giovani e bellissimi: l’interprete Barbora Bobulova, la regista Letizia Lamartire, il direttore della fotografia Giuseppe Chessa e, a sorpresa, la costumista Fiordiligi Focardi.

Gloria De Antoni ha saputo ricreare un “salotto” dove si è parlato del lavoro sul set e delle difficoltà incontrate e sono state fornite personalissime interpretazione della vicenda narrata dal film.

Opera molto intensa quella della giovane regista Lamartire che ha colpito al cuore il pubblico e ha saputo coinvolgerlo facendolo entrare nell’intimità dei personaggi.

Film prodotto da CSC-Centro sperimentale di cinematografia Production e unica opera italiana in concorso alla Settimana internazionale della critica di Venezia 2018 racconta di Isabella una star degli anni Novanta che oggi suona nei pianobar. Il rapporto speciale, stupendo e diverso tra una madre e un figlio viene rivelato anche attraverso la musica: pur non essendo un musical il lungometraggio si avvale di una sceneggiatura in cui canzoni e dialoghi portano avanti insieme la narrazione.

Al Festival del Cinema di Venezia 2018, il film ha vinto il premio Soundtrack Stars Award, assegnato a Matteo Buzzanca (Sugar) per le musiche e a Barbora Bobulova per l’interpretazione.

Luce d’inverno: una serata, domenica 4 novembre, dedicata alla fotografia nel cinema

LE GIORNATE DELLA LUCE. OMAGGIO AGLI AUTORI DELLA FOTOGRAFIA DEL CINEMA ITALIANO, TORNANO A SPILIMBERGO IN VERSIONE AUTUNNALE CON “LUCE D’INVERNO”

Appuntamento domenica 4 novembre, al Cinema Miotto di Spilimbergo, dalle 21.00:  prima un incontro e un interessante dialogo con l’attrice Barbora Bobulova, il direttore della fotografia Giuseppe Chiesa e la regista Letizia Lamartire

poi la proiezione del cortometraggio storico “Piccole Italiane”, dove la regista Lamartire racconta la storia di Italia, un bambina cresciuta secondo i principi del regime e, a sua detta, “fascistissima”. La sua giovane età però la porta a ribellarsi in pubblico a una legge che vieta la produzione e la vendita dei giocattoli: siamo nel 1943, a un passo dalla caduta del regime. Italia andrà a Roma con la madre, per scusarsi con il ministro in persona del suo atto sovversivo e si troverà, suo malgrado, al centro di un evento che segnerà la Storia, con la “S” maiuscola.

A seguire, la prima regionale del film “Saremo Giovani e Bellissimi”, sempre di Letizia Lamartire e con la Bobulova a interpretare Isabella, una meteora pop che, vent’anni dopo il suo unico singolo di successo, si ritrova a cantare nei locali di provincia con suo figlio Bruno, chitarrista e ragione, forse fittizia, dello stop alla sua carriera. Il rapporto quasi morboso e non convenzionale tra madre e figlio subisce una rottura quando Bruno incontra una ragazza, Arianna, leader di un gruppo rock che lo vuole nella sua band. Il tema è quello della dipendenza affettiva, raccontato con immagini, poesie, dialoghi e non detti.

Questa serata è organizzata dall’Associazione culturale Il Circolo grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Direzione Generale per il Cinema MiBAC, della Fondazione Friuli, del Centro Sperimentale di Cinematografia e del Comune di Spilimbergo – Città del Mosaico.

UN INCONTRO CON ALBERTO FASULO

IL FESTIVAL LE GIORNATE DELLA LUCE HA PRESENTATO ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA  PRESSO L’ITALIAN PAVILION  UN INCONTRO CON ALBERTO FASULO, REGISTA E AUTORE DELLA FOTOGRAFIA DEL FILM MENOCCHIO.

Non poteva mancare anche quest’anno al Lido di Venezia la presenza del festival che celebra il ruolo degli autori della fotografia del nostro tempo, i maestri della luce del cinema italiano contemporaneo, unica manifestazione del genere a livello nazionale.

Le Giornate della Luce – il festival di Spilimbergo ormai entrato tra gli eventi di punta all’interno del ricco panorama dei festival cinematografici della nostra regione – è stato protagonista nel pomeriggio del 4 settembre alla Mostra del Cinema di Venezia presso l’Italian Pavilion dell’incontro dal titolo L’eretico mugnaio, un omaggio ad Alberto Fasulo, regista ed autore della fotografia del film Menocchio, recentemente applaudito al festival di Locarno.

Gloria De Antoni affiancata dalla produttrice Nadia Trevisan, da Laura Delli Colli, presidente dei giornalisti cinematografici italiani, e da Giancarlo Di Gregorio (di Istituto Luce Cinecittà), questi ultimi già ospiti del festival di Spilimbergo, ha dialogato con Alberto Fasulo sulla scelta della Luce nella sua ultima fatica.

Il film ha un lavoro davvero impressionante su volti e sulla luce che li illumina e Fasulo ha spiegato che proprio il periodo storico in cui è ambientata la storia di Menocchio lo ha condotto a delle decisioni radicali sulla fotografia, “trovando questo mantra che mi ha accompagnato durante le riprese – ha spiegato il regista e autore della fotografia – ovvero quello di non temere l’oscurità, di cercare la luce, ma attraversa il buio: il buio racconta come la luce”. “Il mio intento primordiale – ha raccontato ancora Fasulo – era riuscire a incontrare, nel senso più ampio del termine, Menocchio: per questo ho deciso di non usare luci artificiali, di girare con “non attori”: tutti gli attori presenti nel film li ho infatti trovati nelle valli dove Menocchio ha realmente vissuto”.

Enrico Vanzina alla rassegna Le Giornate Della Luce

E’ stata inaugurata domenica 10 giugno la prima mostra fotografica firmata dal notissimo sceneggiatore e produttore cinematografico Enrico Vanzina dal titolo “La Nikon di Enrico. Giro del mondo in quaranta film negli scatti di uno scrittore di cinema”. «Ho iniziato a occuparmi di fotografia (un po’ da dilettante e un po’ da semiprofessionista) prima di iniziare il mio lavoro nel cinema», spiega Vanzina. «Le due cose, d’altronde, vanno a braccetto. Il cinema “è” immagini. Immagini, però, in movimento. Nel corso della mia vita non ho mai smesso di scattare fotografie. Nei viaggi, nella vita di tutti i giorni, come documentazione e talvolta come sperimentazione. In questa lunga cavalcata, certe volte ho scattato delle foto pensando ai registi. Quelli che con le loro inquadrature avevano lasciato tracce stilistiche nella mia memoria. Questa mostra è dedicata a loro. A quegli artisti della celluloide i quali, nei loro film, oltre a raccontare una storia hanno saputo interpretare il mondo con uno sguardo fotografico inconfondibile». Nella foto di Paolo Jacop, il momento dell’inaugurazione.

link approfondimenti:

spettacoliecultura.ilmessaggero.it

facebook.com/TgrRaiFVG

Monica Guerritore inaugura Le Giornate Della Luce

Una straordinaria Monica Guerritore ha inaugurato la 4°edizione de  Le Giornate Della Luce, alla presenza del Sindaco Enrico Sarcinelli e dell’Assessore Regionale Tiziana Gibelli,.
Durante l’incontro, a cura di Istituto Luce Cinecittà e della rivista 8 ½, con Fabio Zamarion e Laura Delli Colli, la Guerritore ha ricordato alcuni momenti della sua incredibile carriera, raccontando in particolare il suo debutto nel cinema con Una breve vacanza di Vittorio De Sica, in cui venne immortalata da Ennio Guarnieri.

LE GIORNATE DELLA LUCE

Dopo il successo delle tre prime edizioni, si rinnova a Spilimbergo – con incursioni anche in altre località regionali come Gemona, Sequals, San Vito al Tagliamento e Codroipo – l’appuntamento con il festival che celebra il ruolo degli Autori della Fotografia del cinema italiano contemporaneo. Il film si scrive con la luce, soleva ricordare un maestro del nostro cinema come Federico Fellini, e se lo stile di un autentico cineasta si esprime con la luce, la fotografia di un film è quanto allora si può definire “la regia della luce”: proprio per onorare questa arte sono nate Le Giornate della Luce – ideate dall’autrice, regista e conduttrice Gloria De Antoni che lo dirige con Donato Guerra, storico referente dell’Associazione Il Circolo – in programma quest’anno tra sabato 9 e domenica 17 giugno.

Il festival – che gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Spilimbergo, della Fondazione Friuli, oltre alla partnership dell’Ordine dei giornalisti del FVG dell’Istituto Luce Cinecittà e Rai Cinema – conferma la sua formula con proiezioni dei film in concorso, incontri con fotografi di scena, registi e attori, seminari e percorsi espositivi, per culminare nell’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione, insieme al consueto premio dei Giovani e premio del Pubblico.

Il riconoscimento principale verrà assegnato sulla base delle votazioni di una giuria, che quest’anno radunerà a Spilimbergo un nutrito gruppo di esperti: oltre ai critici cinematografici Oreste De Fornari Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri, spicca anche la presenza dell’attrice Ottavia Piccolo, insieme al regista e sceneggiatore Giacomo Campiotti, il fotografo e Autore della fotografia spagnolo Ferran Parades Rubio e il direttore del Premio internazionale Sergio Amidei Giuseppe Longo.

La giuria ha selezionato tra i film italiani dell’ultimo anno la terna dei finalisti: Francesca Amitrano per il film Premio David di Donatello Ammore e malavita, di Antonio e Marco Manetti, Fabrizio Lucci per il film di Paolo Genovese The place e Federico Masiero per il noir di Donato Carrisi La ragazza nella nebbia.

La quarta edizione de Le Giornate della Luce coincide con la riapertura dei battenti del glorioso cinema-teatro Miotto, un evento particolarmente felice per la città di Spilimbergo e per la regione tutta, che ospiterà nuovamente i momenti salienti della rassegna. Ad aprire ufficialmente il festival quest’anno l’attrice Monica Guerritore che, conversando con Laura Delli Colli per gli Incontri di 8 ½, incontrerà gli autori della fotografia Fabio Zamarion e Ennio Guarnieri, che la immortalarono rispettivamente in uno dei suoi ultimi film e in quello del suo debutto nel cinema: Una breve vacanza di Vittorio De Sica.

A seguire l’inaugurazione della mostra Vaghe stelle – Le dive del muto italiano, realizzata in collaborazione con Le Giornate del Cinema Muto e per gentile concessione dell’Istituto Luce, una serie di foto e fotogrammi di divine del muto italiano che negli anni ‘10 e ‘20 del secolo scorso illuminarono gli schermi di tutto il mondo.

 

MOSTRE

La prima domenica di festival sarà occasione, oltre che per una serie di incontri e proiezioni, per l’inaugurazione anche delle ulteriori mostre che accompagnano questa quarta edizione. A Villa Savorgnan, (Lestans di Sequals ore 11.30) apertura della mostra in omaggio a Dino Risi,“Forever Risi”, a cura del Centro Cinema Città di Cesena: a dieci anni dalla scomparsa, il festival omaggia uno dei maestri della commedia all’italiana (bastino per tutti due titoli quali Una vita difficile e Il sorpasso) e la sua lunghissima e variegata carriera cinematografica immortalata in queste immagini e raccontata, nel week end successivo, dalla presenza a Spilimbergo del figlio, il regista Marco Risi, e una serie di proiezioni e incontri. Inaugurazione anche della Mostra personale di Giovanni Piperno, “LE VISIONI DI PIP. memorie di un aiuto operatore 1987/1997”, dieci anni in cui ha fotografato il cinema dal punto di vista di chi lo fa.

Spicca tra le esposizioni di questa edizione una prima assoluta, con la prima mostra fotografica firmata dal notissimo sceneggiatore e produttore cinematografico Enrico Vanzina (inaugurazione a Spilimbergo- Spazio Linzi domenica 10 giugno alle 18.30) dal titolo “La Nikon di Enrico. Giro del mondo in quaranta film negli scatti di uno scrittore di cinema”. «Ho iniziato a occuparmi di fotografia (un po’ da dilettante e un po’ da semiprofessionista) prima di iniziare il mio lavoro nel cinema», spiega Vanzina. «Le due cose, d’altronde, vanno a braccetto. Il cinema “è” immagini. Immagini, però, in movimento. Nel corso della mia vita non ho mai smesso di scattare fotografie. Nei viaggi, nella vita di tutti i giorni, come documentazione e talvolta come sperimentazione. In questa lunga cavalcata, certe volte ho scattato delle foto pensando ai registi. Quelli che con le loro inquadrature avevano lasciato tracce stilistiche nella mia memoria. Questa mostra è dedicata a loro. A quegli artisti della celluloide i quali, nei loro film, oltre a raccontare una storia hanno saputo interpretare il mondo con uno sguardo fotografico inconfondibile».

Sempre nella prima domenica, il festival animerà anche il Centro Studi Pasolini a Casarsa della Delizia con la presenza d’eccezione di Ennio Guarnieri, uno dei più prolifici maestri della fotografia del cinema italiano, collaboratore di registi come Vittorio De Sica, Elio Petri, Franco Zeffirelli, Mauro Bolognini, Luigi Zampa, Marco Ferreri, Federico Fellini e tanti altri. Alle 18.30 Guarnieri rievocherà la sua esperienza di sul set della “Medea” di Pier Paolo Pasolini conversando con Luciano De Giusti, attento studioso dell’opera filmica di Pasolini, e mostrando riprese inedite da lui stesso girate all’epoca in super otto.

Davvero NUMEROSI GLI EVENTI IN CARTELLONE PER QUESTA QUARTA EDIZIONE, che affianca un’ampia e quotidiana programmazione in sala – con celebrati film italiani dell’ultima stagione assieme a opere di sicura qualità che non sono state abbastanza valorizzate dalla distribuzione – ad un’AMPIA CARRELLATA DI OSPITI che invaderanno Spilimbergo e le altre località toccate dalla manifestazione.

Spicca tra gli ospiti più attesi la “stella” Sandra Milo che martedì 12 giugno sarà a Spilimbergo (Cinema Miotto alle 21.00) per assistere alla proiezione del documentario “Salvatrice – Sandra Milo si racconta” (2017) che l’attrice, scrittrice e regista Giorgia Wurth le ha dedicato: assieme parteciperanno alla conversazione pubblica “Memorie di una Venere”.

Tra gli ospiti anche Maurizio Nichetti presente al festival mercoledì 13 giugno a trent’anni del suo celebre “Ladri di saponette” per una riflessione sul cinema d’autore nella sezione “Rivediamoli”. Nello stesso percorso atteso anche Luciano Tovoli (creatore della federazione Europea degli Autori della Cinematografia – IMAGO, autore della fotografia con registi quali Vittorio De Seta, Michelangelo Antonioni, Dario Argento, Andrej Tarkovskij, Ettore Scola e molti altri) ospite a Gemona venerdì 15 giugno per un incontro con Enrico Magrelli sulle tracce del mitico film del 1977 Suspiria, diretto da Dario Argento e firmato per la fotografia dallo stesso Tovoli.

Oltre alla citata presenza di Marco Risi, a Spilimbergo sabato 16 per una serie di incontri in omaggio al padre Dino, il festival ospiterà vedrà la presenza di Anna Bonaiuto, che a Codroipo sarà ospite d’onore alla proiezione del film di Paolo Sorrentino “Loro 1”, e un accurato Focus dedicato al regista Gianni Amelio, interamente ospitato a San Vito al Tagliamento. Si tratta di uno sguardo accurato e a 360° su uno dei maestri più importanti del cinema italiano, che si muoverà tra cinema e letteratura: oltre alla proiezione del suo film “La tenerezza”, infatti, attesa la presentazione del suo ultimo libroPadre quotidiano” (ed. Mondadori, 2018) in una conversazione condotta da Valentina Gasparet e Gloria De Antoni, un incontro realizzato in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.it

Da giovedì 14 giugno avvio delle PROIEZIONI PUBBLICHE DEI FILM IN CONCORSO e presentazione di una serie di appuntamenti tra SEMINARI, FORMAZIONE E CONVEGNI. Venerdì 15 in programma il convegno realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia “La critica cinematografica al tempo del web”, appuntamento introdotto dal Presidente dell’OdG Cristiano Degano e coordinato dal giornalista Pietro Spirito con Mariuccia Ciotta, Gabriella Gallozzi, Oreste De Fornari, Alessio Galbiati, Gian Paolo Polesini e Roberto Silvestri.

Sabato 16 sarà proposto il Convegno per fotografi “Quando il soggetto è l’orizzonte del Nord Est” con Federico Poillucci, Katja Colja, Sara Tirelli, Guido Cecere e Karmen Tomšicˇ coordinato da Giuliana Puppin, mentre domenica 17 in programma la Masterclass “Le stagioni della luce”, lezioni di Gianni Amelio, Maura Morales Bergmann, Katja Colja e Daniele Nannuzzi

Anche quest’anno Le Giornate della Luce vogliono rendere omaggio al ricordo di Michela, ragazza di Spilimbergo vittima di femminicidio, di cui ricorrono due anni dalla tragica morte nelle giornate del festival. L’omaggio suggellerà questa quarta edizione nella serata di domenica 17 giugno con la presenza d’eccezione del maestro Nicola Piovani.

Sempre nella serata di domenica l’attesa assegnazione del Quarzo di Spilimbergo – Light Award, Il Quarzo dei Giovani e Il Quarzo del Pubblico (Premi realizzati da Friul Mosaic) al miglior Autore della Fotografia del cinema italiano per il 2018.

Cinema: Zannier, “Giornate della luce” fanno rete per promuovere Fvg

Spilimbergo, 5 giu – Un evento di indubbio valore artistico, capace di fare rete e promuovere l’intero territorio del Friuli Venezia Giulia. Così l’assessore regionale Stefano Zannier ha definito “Le giornate della luce”, la manifestazione in programma a Spilimbergo dal 9 al 17 giugno, che celebra i maestri della fotografia del cinema italiano.

Giunta alla sua quarta edizione, l’iniziativa è ideata dalla giornalista Rai Gloria de Antoni e diretta da Donato Guerra. Alla manifestazione, presentata quest’oggi nel Municipio della Città del mosaico, erano presenti anche il sindaco Enrico Sarcinelli e l’assessore comunale alla Cultura Ester Filipuzzi.

Il festival – che gode del sostegno della Regione, del Comune di Spilimbergo e della Fondazione Friuli, oltre alla partnership dell’Ordine dei giornalisti del FVG, dell’Istituto Luce Cinecittà e di Rai Cinema – conferma la sua formula con proiezioni dei film in concorso, incontri con fotografi di scena, registi e attori, seminari e percorsi espositivi, eventi disseminati nel territorio pordenonese e udinese.

Le Giornate della luce culmineranno con l’attribuzione del premio “Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award”, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione, insieme al consueto premio dei Giovani e premio del Pubblico. La giuria di esperti ha selezionato tra i film italiani dell’ultimo anno la terna dei finalisti: Francesca Amitrano per il film Premio David di Donatello Ammore e malavita, di Antonio e Marco Manetti; Fabrizio Lucci per il film di Paolo Genovese The place e infine Federico Masiero per il noir di Donato Carrisi La ragazza nella nebbia.

Come ha avuto modo di ricordare l’assessore regionale Zannier nel suo intervento, la manifestazione ha un profilo artistico e culturale di grande spessore, capace di far conoscere il Friuli Venezia Giulia in tutta Italia. “La presenza di più eventi legati a questa iniziativa, disseminati nel territorio e che mettono assieme più settori – ha detto Zannier – rappresentano quella sintesi sulla quale l’amministrazione regionale sta puntando molto. L’intento è quello di creare delle reti che non siano necessariamente omogenee per settore ma che abbiamo come denominatore comune il territorio. Ciò consente di promuovere il Friuli Venezia Giulia nel modo più efficace possibile, poiché le reti hanno una capacità di penetrazione molto più elevate rispetto alla somma delle iniziative di ogni singolo settore”.

Per l’assessore regionale, infine, le Giornate della Luce costituiscono un contenitore che veicola l’immagine del Friuli Venezia Giulia, “in grado di attrarre visitatori per l’evento, persone che magari torneranno in futuro a Spilimbergo e nel territorio in veste turisti. La manifestazione – ha concluso Zannier – oltre all’aspetto culturale, rende quindi alla regione un servizio anche in chiave turistica ed economica”. ARC/AL/ppd