AL VIA LE ISCRIZIONI A BOOKCIAK, AZIONE! 2024

AL VIA LE ISCRIZIONI A BOOKCIAK, AZIONE! 2024

CON I LIBRI DI BOOKCIAK LEGGE

E LE STORIE DI PACE QUOTIDIANA

PREMIAZIONE IL 27 AGOSTO ALLE GIORNATE DEGLI AUTORI
Cinema e letteratura insieme per raccontare “la pace quotidiana” nella XIII edizione di Bookciak, Azione!, tradizionale appuntamento della pre-apertura delle Giornate degli Autori in collaborazione con i Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI).

Al via il 12 febbraio le iscrizioni per partecipare al concorso cine-letterario, ideato e diretto da Gabriella Gallozzi, che premia alle Giornate degli Autori nell’ambito della Mostra di Venezia i migliori bookciak: corti sperimentali realizzati da giovani filmmaker, entro i 35 anni, ispirati ai libri dell’editoria indipendente. Poi in tour tutto l’anno attraverso festival italiani e internazionali.
Il 10 giugno 2024 è la deadline per iscriversi e il 10 luglio quella per inviare i cortometraggi. 

I libri che quest’anno fanno da traccia ai corti sono a loro volta i vincitori della III edizione Bookciak Legge, concorso nel concorso e primo step della complessa organizzazione di Bookciak, Azione!.
La giuria capitanata da Marino Sinibaldi, affiancato dalla regista Laura Luchetti e dal drammaturgo Roberto Scarpetti hanno premiato tre titoli, legati insieme dal tema, “la pace quotidiana”.

Per la categoria narrativa ha vinto Nuovo e vecchio mondo, raccolta di scritti di Clelia Romano Pellicano, riscoperti e curati da Clara Stella (Le plurali 2023). Un omaggio alla Nellie Bly napoletana, Clelia Romano Pellicano (1873 – 1923) nel centenario della sua scomparsa. Giornalista, scrittrice e suffragista dall’albero genealogico stellare, la vita e il pensiero di Clelia brillano di coraggio, ostinazione e sorellanza, e portano chi legge a confrontarsi con le radici misogine e patriarcali dell’Italia prefascista. Una selezione dei suoi scritti, sia saggistici che narrativi, curati da Clara Stella, ricercatrice e studiosa dell’universo letterario delle donne.
Per i graphic novel ha vinto Il racconto della roccia di BeneDì (Coconino Press – Fandango 2023). Benjamin è un ragazzino ebreo, Hakim è musulmano. Sono cresciuti insieme in un villaggio dello Yemen, dove per secoli le due comunità hanno convissuto in un clima di pace e reciproca tolleranza, fino all’arrivo di un misterioso demone che getta un’ombra sul dialogo tra gli abitanti e sparge i semi della diffidenza e del sospetto. Come sconfiggerlo? Mentre gli adulti intorno perdono la testa, i due ragazzini cercano la strada per salvare la loro amicizia nel sorprendente esordio della giovanissima BeneDì (classe 1997), alias Benedetta D’Incau.
Per la categoria poesie, infine, ha vinto La grande nevicata di Federico Italiano (Donzelli 2023). Concepita in un biennio segnato dalla pandemia, dallo scoppio della guerra in Ucraina, dal riemergere della minaccia nucleare e dall’ombra fascista sul futuro dell’Europa, La grande nevicata è un viaggio verticale tra presente e passato che esplora “la distanza tra una pagina e la pace”, è una perenne oscillazione tra eventi, oggetti e habitat di un poeta nato in Piemonte nel pieno degli anni di piombo ma cresciuto nella generazione post-sessantottesca. Quella grande gelata che invase l’Italia nel gennaio del 1985 è lo spartiacque nella vita del poeta rispetto agli eventi storici contemporanei (il “disgelo” nella Guerra Fredda, l’ascesa di Gorbaciov) coniugando ricordo e meteorologia, erotismo e riflessione filosofica, infanzia e vita adulta.
Ogni concorrente potrà realizzare il suo bookciak ispirandosi in totale libertà ad uno di questi titoli, sperimentando linguaggi e tecniche. L’unico vincolo: tre minuti di durata. Le iscrizioni sono gratuite e chiudono il 10 giugno 2024, basta scrivere a info@bookciak.it indicando il titolo del libro scelto. La consegna dei corti è entro il 10 luglio.

C’è anche un quarto libro destinato ad ispirare i bookciak 2024. È il romanzo Il ragazzo con la tuta blu di Peppe Lomonaco (in uscita a marzo per edizioni LiberEtà) protagonista della sezione Memory Ciak che torna anche quest’anno come felice sinergia con Spi-CGIL, LiberEtà e il Premio Zavattini per rimettere in circolo la memoria attraverso il dialogo tra generazioni. Vincitore a sua volta del premio Guido Rossa 2023 il libro racconta una storia operaia e di emigrazione nell’Italia dei ’60. Quella di un giovane che lascia la Puglia per Milano e scopre la vita di fabbrica, la sveglia alle cinque, la convivenza e la solidarietà coi compagni di squadra, gli scioperi, la strage di Piazza Fontana. Il bookciak che, invitiamo i concorrenti a realizzare con più fedeltà al racconto, potrà essere creato anche utilizzando il materiale di repertorio dell’AAMOD, messo a disposizione gratuitamente dal premio Zavattini, la cui direzione sceglierà il vincitore della sezione Memory Ciak.

I bookciak vincitori saranno premiati il 27 agosto nell’ambito della pre-apertura delle Giornate degli Autori, alla presenza dei giurati di Bookciak, Azione! (Wilma Labate, Teresa Marchesi e Gianluca Arcopinto) e del presidente di giuria che sarà annunciato a maggio nel solco dei grandi nomi che hanno accompagnato il Premio fin qui: Ettore Scola, Citto Maselli e Ugo Gregoretti che hanno tenuto a battesimo il premio nel 2012. E poi a seguire Gabriele Salvatores, Ascanio Celestini, Daniele Vicari, Lidia Ravera, Roberto Mattotti, Mannarino, Zerocalcare, Cecilia Strada, Nichi Vendola. 
Dopo la prima veneziana i bookciak vincitori avranno l’opportunità ulteriore di un tour promozionale attraverso una decina di festival nazionali e internazionali a cui si è appena aggiunto il Biografilm di Bologna, che nell’ambito dell’Adaptation Market, all’interno di From Book to Film, il 12 giugno, ospiterà un case study sui tredici anni di attività di Bookciak e gli editori vincitori dell’edizione 2024 di Bookciak Legge. 

Tra le novità 2024 c’è anche La nave di Teseo scelta come “casa editrice dell’anno”. Da loro edito il libro L’urlo. Israele e Palestina. La necessità del dialogo al tempo della guerra di Tahar Ben Jelloun che inaugura il nuovo percorso del premio. Gli studenti dell’Istituto Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio ne faranno un bookciak che sarà presentato a Venezia.

Restando in ambito editoriale: la cerimonia di premiazione di Bookciak Legge 2024 si svolgerà il prossimo 18 aprile alla Casa delle Letterature di Roma dove saranno presentati anche i finalisti. Per la narrativa: la raccolta di racconti I segreti di tutti di Benedetto Saraceno (Marcos y Marcos 2023) e il romanzo I pirati della selva di Mario Balsamo (Red Star Press 2023). Per i graphic novel: Rebis di Carlotta Dicataldo e Irene Marchesini (Bao Publishing 2023) e Le mantidi di Sara Dealbera (Tunuè 2023). E, infine, per la poesia: Ipotesi del vero di Giorgio Ghiotti (LiberAria 2023) e L di Francesca Del Moro (Gattomerlino).

Bookciak, Azione! è prodotto da Associazione Calipso, Bookciak Magazine. Col sostegno di MIC, Spi-CGIL e LiberEtà. In collaborazione con Giornate degli Autori, SNGCI, Premio Zavattini, ANAC, Isola Edipo, Premio Solinas, FICC, Nel Blu Studios, Premio Emilio Lussu, Festa di cinema del reale, Le giornate della luce, Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro, Biografilm, Vo-Vf. Traduire le monde, Other Movie Filmfest.

Bookciak Legge è prodotto da Associazione Calipso, Bookciak Magazine, col patrocinio dell’Assessorato alla cultura del Comune di Roma, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura del Mic, in collaborazione con Più libri più liberi, ADEI e Fice.
Tutte le info su
www.premio-bookciak-azione.it  e www.bookciakmagazine.it

CONCORSO: REALIZZA LA SIGLA PER L’EDIZIONE 2024 DEL FESTIVAL LE GIORNATE DELLA LUCE

Indetta la nuova edizione del concorso internazionale “Una Sigla per il Festival Le Giornate della Luce”, promossa dall’Associazione culturale Il Circolo, organizzatrice del festival.

La sigla dovrà saper cogliere il senso della manifestazione: l’importanza della luce nel creare nelle scene il mood in cui i personaggi si immergono.

L’opera che si aggiudicherà il primo posto aprirà tutte le proiezioni previste durante la manifestazione che si svolgerà a Spilimbergo e in altri comuni della regione Friuli Venezia Giulia giugno 2024.

L’Associazione ha posto in palio un premio in denaro pari a 1.000 euro (lordi).

LINK alla pagina dettagli

La vincitrice del concorso “Una sigla per il festival Le Giornate della Luce” 2023 è Cristina Baldino

La vincitrice del concorso “Una sigla per il festival Le Giornate della Luce” 2023 è Cristina Baldino con l’opera FOTO-GRAFIA.  Così l’autrice presenta il suo lavoro Il termine fotografia deriva dal greco e si può tradurre come “scrivere con la luce”, un’espressione che nella sua suggestiva semplicità riesce a riassumere il lavoro dei direttori della fotografia: utilizzare la luce (e la sua assenza) per tradurre in immagini una storia, come fosse inchiostro bianco su di un foglio nero.

Cristina Baldino

Laureata in Storia e Critica del Cinema all’Università di Udine con una tesi sul direttore della fotografia Vittorio Storaro. Collabora alla realizzazione di diversi progetti audiovisivi ricoprendo svariati ruoli tra cui sceneggiatrice, operatrice di macchina, direttrice della fotografia e montatrice. E’ attualmente impegnata nella post-produzione di un cortometraggio come regista.

 

 

 

AL VIA SABATO 3 GIUGNO LA 9^ EDIZIONE DEL FESTIVAL “LE GIORNATE DELLA LUCE”

FILM, MOSTRE, INCONTRI, SEMINARI

Spilimbergo 3 – 11 giugno 2023

AL VIA SABATO 3 GIUGNO LA 9^ EDIZIONE DEL FESTIVAL “LE GIORNATE DELLA LUCE”, CHE CELEBRA I MAESTRI DELLA FOTOGRAFIA DEL NOSTRO CINEMA. IN PROGRAMMA A SPILIMBERGO (CON EVENTI ANCHE A PORDENONE, UDINE, GORIZIA, CASARSA DELLA DELIZIA, CODROIPO, GEMONA, SEQUALS E A ISOLA) FINO A DOMENICA 11 GIUGNO.

L’IDEAZIONE E LA CURA ARTISTICA DEL FESTIVAL – CON IL CONCORSO PER IL MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA, PROIEZIONI, MOSTRE, INCONTRI E SEMINARI – È FIRMATA DA GLORIA DE ANTONI CON DONATO GUERRA.

NOVE GIORNATE DI FESTIVAL CON TANTI OSPITI E DIRETTORI DELLA FOTOGRAFIA: MICHELE PLACIDO, EDWIGE FENECH, GIANNI AMELIO, RICCARDO ROSSI, CARLOTTA NATOLI, RENZO MUSUMECI GRECO, DANIELE VICARI, WALTER VELTRONI, ISABELLA ROSSELLINI E WERNER HERZOG.

SPILIMBERGO – Tornano Le Giornate della Luce per raccontare l’Italia e il cinema italiano secondo l’ottica sapiente degli autori della fotografia. La nona edizione della manifestazione ideata da Gloria De Antoni, che la dirige con Donato Guerra, è in programma da sabato 3 a domenica 11 giugno. Sede principale sarà come sempre Spilimbergo, ma incontri e proiezioni si svolgeranno anche a Pordenone, Udine, Gorizia, Casarsa della Delizia, Codroipo, Gemona, Sequals e a Isola in Slovenia. Una serie di appuntamenti pensati per il pubblico e gli addetti ai lavori che vedranno avvicendarsi i protagonisti del nostro cinema.

Le Giornate della Luce 2023, organizzate dall’Associazione culturale “Il Circolo” di Spilimbergo – che negli anni hanno avuto il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del MiC, del Comune di Spilimbergo, della Fondazione Friuli e Friulovest Banca – anche quest’anno vedranno l’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione.

I tre autori della fotografia finalisti che si contenderanno Il Quarzo di Spilimbergo Light Award 2023 sono Matteo Cocco per Brado di Kim Rossi Stuart, Michele D’Attanasio per Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa e Ruben Impens per Le otto montagne di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.

La giuria, presieduta da Marco Risi, unisce sguardi e professionalità diverse ed è composta dalla direttrice e autrice della fotografia – vincitrice del Quarzo di Spilimbergo Light Award 2022 – Daria D’Antonio, dalla regista Michela Occhipinti, dal critico, saggista, e giornalista Giorgio Gosetti, dal giornalista, critico cinematografico e autore televisivo Oreste De Fornari e dal presidente di Cinemazero di Pordenone Marco Fortunato.

Inoltre, sarà consegnato il Quarzo d’oro alla Carriera a ad un vero e proprio maestro della fotografia del cinema italiano, Daniele Nannuzzi (sabato 10 giugno alle 21 al Cinema Miotto). Il riconoscimento va a celebrare un percorso unico che attraversa quasi sessant’anni di storia del cinema italiano e internazionale, vissuto sempre sul campo – il set come unica scuola – interpretando con personalità e stile riconoscibile le trasformazioni del linguaggio e delle tecniche della Settima Arte.

Molti gli ospiti – oltre agli autori della fotografia dei film, che introdurranno al pubblico le loro opere – che arriveranno a Spilimbergo per 9 intense giornate di Festival: Michele Placido, Edwige Fenech, Gianni Amelio, Carlotta Natoli, Renzo Musumeci Greco, Daniele Vicari, Walter Veltroni e Riccardo Rossi nelle vesti di presidente della giuria degli studenti.

Inaugurazione ufficiale de Le Giornate della Luce 2023 sabato 3 giugno alle 18 al Cinema castello e a seguire ci si sposterà a Palazzo Tadea per l’apertura della mostra Prove di libertà, del fotografo dei divi del cinema mondiale Riccardo Ghilardi, che racconta per immagini il lockdown nel cinema italiano. L’allestimento è a cura del direttore del CRAF Alvise Rampini che, con Ghilardi lunedì 5 giugno alle 20.30 presenterà la mostra per la manifestazione Passiparole dell’Ecomuseo Lis Aganis con l’accompagnamento musicale curato dall’Associazione Gottardo Tomat. Riccardo Ghilardi sarà inoltre protagonista, giovedì 8 giugno, di “Invisibile presenza”, una lectio magistralis, aperta al pubblico sulle foto di scena.

In serata il film di apertura L’ombra di Caravaggio, uno storico avventuroso all’altezza dei migliori precedenti europei e americani, seguito da una conversazione col regista Michele Placido.

Un’altra grande ospite sarà Edwige Fenech, attesa martedì 6 giugno per la proiezione del film La quattordicesima domenica del tempo ordinario, di Pupi Avati, che sarà in collegamento.

Giovedì 8 giugno al Kinemax di Gorizia, in collaborazione con la 42a edizione del Premio Sergio Amidei, l’incontro con Walter Veltroni, che prenderà il via dal suo romanzo Buonvino tra amore e morte e a seguire la proiezione del suo film Quando.

E sempre giovedì 8 giugno, a Spilimbergo, la Masterclass di Silvia Zeitlinger e Peter Zeitlinger con in collegamento il grande regista Werner Herzog.

Il festival è da sempre occasione preziosa di conoscenza e approfondimento per gli studenti delle scuole di cinema italiane e straniere, presenti alle Giornate fin dalla prima edizione. A loro specialmente sono rivolti gli incontri con registi e direttori della fotografia: in particolare la conversazione venerdì 9 giugno con Daniele Vicari che precede la proiezione del suo Orlando.

Uno dei focus speciali in questa nona edizione delle Giornate della Luce, è dedicato a Cinema e disagio mentale. Qual è lo sguardo del cinema sulla salute mentale? Può essere considerato uno strumento per aiutarci a guardare in modo più sincero la sofferenza? Sabato 10 giugno ne parleranno nell’incontro “Il cinema e la letteratura contro lo stigma della malattia mentale” Gabriella Gallozzi con Tino Franco, Tiziana Lorini e, in collegamento, Filippo Genovese. A seguire la proiezione “Percepire l’invisibile” (2022), il docu-film prodotto e diretto da Tino Franco.

La sempre più crescente minaccia di una crisi ambientale (ormai già in atto) senza soluzione, ha portato il cinema a occuparsi sempre più di ambiente e sostenibilità; venerdì 9 giugno a Pordenone il film collettivo “Interaction”: dodici registi di fama internazionale indagano su temi che spaziano dalla diffusione della vita animale alla conservazione dell’ecosistema, passando per la deforestazione e la preservazione della vita marina, cogliendo la bellezza senza pari della natura e la sua inesauribile forza, capace di generare flora e fauna con una biodiversità sconcertante. Ospite, in collegamento, la regista Isabella Rossellini.

Evento imperdibile sabato 10 giugno, con il maestro Renzo Musumeci Greco (in collaborazione con Comitato regionale Federazione Italiana Scherma del Friuli Venezia Giulia). Il noto Maestro d’Armi – figlio di Enzo Musumeci Greco (1911-1994) che inventò questa professione in Italia negli anni ’30 – ha organizzato una mattinata di scherma agonistica in piazza a Spilimbergo con spettacolari assalti di Campioni di Fioretto, Spada e Sciabola. Mentre nel pomeriggio, al Miotto, terrà una Lectio magistralis di scherma scenica.

Chiusura domenica 11 giugno con Il signore delle formiche di Gianni Amelio. E in giornata anche una masterclass del regista e del direttore della fotografia Luan Amelio Ujkaj.

E da domenica 4 giugno allo Spazio Linzi, anche la mostra Paesaggi del cinema italiano, a cura di Antonio Maraldi. Da tempo il Centro Cinema Città di Cesena ha prestato attenzione al binomio cinema e paesaggio. La mostra “Paesaggi del cinema italiano” si situa su quella scia, offrendo scorci urbani e paesaggistici, utilizzati come scenari dal cinema italiano nel corso di decenni, sia per capolavori che per film minori. Un viaggio lungo la penisola, tra località celebri e posti meno conosciuti, grazie alle foto provenienti dalle raccolte del Centro Cinema, diverse delle quali presentate per la prima volta. Fino al 25 giugno, aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito. Info e programma completo: www.legiornatedellaluce.it

 

Ufficio stampa regionale Vuesse&c – Paola Sain – +39.335.6023988 Moira Cussigh +39.328.6785049

Ufficio stampa nazionale Storyfinders – Lionella Bianca Fiorillo – +39.340.7364203 info@storyfinders.it

 

 

Manifesto del festival

Anche quest’anno il manifesto del festival è stato realizzato a partire da una foto di scena scattata, in questo caso, da Alberto Fasulo sul set del film Piccolo Corpo di Laura Samani. Tra le location del Friuli-Venezia Giulia che hanno ospitato il set del film vi sono la riserva naturale del Bosco Baredi, detta Selva d’Arvonchi, Muzzana del Turgnano (UD) e il complesso della seicentesca Villa Mangilli Schubert a Marsure di sotto (UD) 🎬

 

 

CONCORSO: REALIZZA LA SIGLA PER L’EDIZIONE 2023 DEL FESTIVAL LE GIORNATE DELLA LUCE

Indetta la nuova edizione del concorso internazionale “Una Sigla per il Festival Le Giornate della Luce”, promossa dall’Associazione culturale Il Circolo, organizzatrice del festival.

La sigla dovrà saper cogliere il senso della manifestazione: l’importanza della luce nel creare nelle scene il mood in cui i personaggi si immergono.

L’opera che si aggiudicherà il primo posto aprirà tutte le proiezioni previste durante la manifestazione che si svolgerà a Spilimbergo e in altri comuni della regione Friuli Venezia Giulia dal 3 all’ 11 giugno 2023. L’Associazione ha posto in palio un premio in denaro pari a 1.000 euro (lordi).

Luce d’autunno

Le Giornate della Luce tornano con di Luce d’autunno, tre appuntamenti dedicati a Daria D’Antonio, vincitrice del Quarzo di Spilimbergo 2022. Nelle tre serate spilimberghesi si potranno vedere tre dei suoi lavori: Il corpo della sposa – Flesh Out di Michela Occhipinti, Marcel! di Jasmine Trinca e Ricordi? di Valerio Mieli.
Gli incontri con gli ospiti che precederanno le proiezioni saranno occasione per approfondire il ruolo dell’autore della fotografia, artista che lega l’illuminazione all’atmosfera del film, e della sua capacità di lavorare in simbiosi con il regista durante le riprese.

Download Flyer Luce d’autunno

 

LE GIORNATE DELLA LUCE – FILM, MOSTRE, INCONTRI, SEMINARI

FILM, MOSTRE, INCONTRI, SEMINARI

Spilimbergo 4 – 12 giugno 2022

OTTAVA EDIZIONE DEL FESTIVAL “LE GIORNATE DELLA LUCE”, CHE CELEBRA I MAESTRI DELLA FOTOGRAFIA DEL NOSTRO CINEMA, IN PROGRAMMA A SPILIMBERGO (CON EVENTI ANCHE A CASARSA DELLA DELIZIA, CODROIPO, MANIAGO, PORDENONE, SEQUALS E GEMONA DEL FRIULI)

DA SABATO 4 GIUGNO A DOMENICA 12 GIUGNO.

L’IDEAZIONE E LA CURA ARTISTICA DEL FESTIVAL – CON IL CONCORSO PER IL MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA, PROIEZIONI, MOSTRE, INCONTRI E SEMINARI – È SEMPRE FIRMATA DA GLORIA DE ANTONI CON DONATO GUERRA.

UNA LUNGA CARRELLATA DI OSPITI PER 9 INTENSE GIORNATE DI FESTIVAL: MARCO PAOLINI, PAOLA GASSMANN, ENRICO VANZINA, MARIA GRAZIA CUCINOTTA, CHIARA SANI, ANDY LUOTTO ED ENZO DE CARO.


SPILIMBERGO – Ottava edizione per Le Giornate della Luce, il festival che racconta il cinema italiano a partire dallo sguardo attento degli autori della fotografia, ideato e diretto da Gloria De Antoni che lo dirige con Donato Guerra.

Dal 4 al 12 giugno a Spilimbergo – con incontri e proiezioni anche a Casarsa della Delizia, Codroipo, Maniago, Pordenone, Sequals e Gemona del Friuli – una serie di appuntamenti pensati per il pubblico e gli addetti ai lavori che vedranno avvicendarsi i maggiori protagonisti del nostro cinema.

Organizzato dall’Associazione culturale “Il Circolo” di Spilimbergo, il festival – che negli anni ha avuto il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del MiC, del Comune di Spilimbergo, della Fondazione Friuli e Friulovest Banca – anche quest’anno vedrà l’attribuzione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione.

Capitanata dal direttore della fotografia Beppe Lanci e composta dai critici e giornalisti Cristina Battocletti, Carlo Brancaleoni, Oreste De Fornari e Emiliano Morreale, il regista Maurizio Nichetti, il direttore della fotografia Matteo Cocco – vincitore della scorsa edizione del Festival – e dalla produttrice e autrice Erica Barbiani, la giuria offrirà il suo sguardo appassionato e competente alla scelta del vincitore all’interno della terna composta Daria D’Antonio per “È stata la mano di Dio”, Michele D’Attanasio per “Freaks Out” e Mitja Licen per “Piccolo Corpo”.

Inoltre, sarà consegnato il Quarzo d’oro alla Carriera a Luciano Tovoli, uno dei più grandi direttori della fotografia della storia del cinema. Versatile, poliedrico, raffinato, Tovoli e la sua luce hanno “illuminato” la settima arte per oltre quarant’anni.

Anche in questa edizione, il festival propone Short Lights, una sezione dedicata ai cortometraggi internazionali selezionati tra quelli che hanno partecipato al Ca’ Foscari Short Film Festival di Venezia. I cortometraggi in gara provengono da otto Nazioni e riescono a fornire un’ampia visione di quello che il panorama internazionale può offrire.

 

Una lunga carrellata di ospiti – oltre agli autori dei film che introdurranno al pubblico le loro opere – per 9 intense giornate di Festival: Marco Paolini, Paola Gassmann, Enrico Vanzina, Maria Grazia Cucinotta, Chiara Sani, Andy Luotto ed Enzo De Caro, anche nelle vesti di presidente della giuria degli studenti.

 

L’inaugurazione ufficiale dell’ottava edizione del festival sabato 4 giugno, con la mostra di Gianni Bozzacchi Memorie Exposte, a cura di Alvise Rampini in collaborazione con il Craf-Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia. Liz Taylor, Brigitte Bardot, Grace Kelly, Claudia Cardinale e altri volti dell’età dell’oro del cinema ritratti da un fotografo di fama internazionale e per la prima volta esposti al pubblico. In collegamento da Los Angeles anche il grande compositore di colonne sonore cinematografiche Bill Conti.

E in serata l’attore Marco Paolini, dialogherà con Davide Ferrario, regista del film Boys, di cui Paolini è uno dei protagonisti.

 

Dal 5 giugno spazio poi ad altre due mostre, a cura di Antonio Maraldi e con il Centro Cinema Città di Cesena. Gassman & Tognazzi (allo Spazio Linzi): un omaggio al centenario di due grandi interpreti della commedia all’italiana e non solo. La mostra sarà inaugurata alla presenza di Paola Gassman.

E al Cinema Miotto Tonino Delli Colli direttore della fotografia di Pasolini, per celebrare con alcuni scatti inediti i cent’anni del Poeta di Casarsa.

 

Sempre domenica 5 giugno al Miotto di Spilimbergo, ospite la regista, attrice e conduttrice Chiara Sani, protagonista di una conversazione sul suo film Vecchie Canaglie – una commedia degli equivoci che affronta in modo ironico, ma delicato, il tema della terza età – con il direttore della fotografia Blasco Giurato e l’attore Andy Luotto.

L’Italia degli ultimi dieci anni vista da un liberale pop: mercoledì 8 giugno a Palazzo Tadea, Enrico Vanzina presenta il suo ultimo libro, Diario diurno (Harper Collins). Un meraviglioso racconto, una testimonianza fondamentale per capire, attraverso uno sguardo unico e originale, l’Italia di oggi, messa in scena con una leggerezza e una profondità implacabili.

Gli Anni Belli, il film d’esordio alla regia di Lorenzo d’Amico De Carvalho, ci riporta all’estate del 1994, ricreando gli ambienti e i costumi dell’epoca e adottando lo stesso linguaggio filmico, a cominciare dalle musiche e dalle inquadrature “vanziniane”. Sarà proiettato al Cinema Miotto giovedì 9 giugno e sarà preceduto da una conversazione tra il regista, Gabriella Gallozzi e con la straordinaria partecipazione dell’attrice Mariagrazia Cucinotta.

 

Anche quest’anno Le Giornate della Luce renderanno omaggio al ricordo di Michela, ragazza di Spilimbergo vittima di femminicidio, con la presenza d’eccezione sabato 11 giugno dell’attore Enzo De Caro.

Per l’edizione 2022, le Giornate della Luce ha arricchito il suo cartellone con tre focus: Ad altezza di bambino, un omaggio a Luigi Comencini e al suo incomparabile sguardo sull’infanzia, martedì 7 giugno al Cinema Miotto.

E poi Cartoline dall’Italia – luci e ombre dei film sulle vacanze: uno sguardo all’Italia e ai suoi cambiamenti dalla spiaggia, sotto l’ombrellone, tra i quali spicca venerdì 10 giugno il prezioso Giornate di sole di Renato Spinotti, film muto del 1934 e primo film di fiction della storia del cinema friulano custodito negli archivi della Cineteca del Friuli.

Infine, I nipoti di Lumière – Documentari di ieri e di oggi, con le proiezioni di 6 documentari, le lezioni di Gianfranco Pannone sul cinedocumentario e Cinematografia sulle punte di Daniele Nannuzzi.

 

Le Giornate della Luce sono da sempre occasione di conoscenza e approfondimento anche per gli studenti delle scuole di cinema italiane e straniere, presenti al festival dalla prima edizione. A loro specialmente sono rivolti gli incontri con registi e direttori della fotografia. Da segnalare ad esempio la masterclass del cinematographer e montatore Peter Zeitlinger, collaboratore prediletto da Werner Herzog. A chiusura della rassegna, Le magnifiche cinque, dove sul palco del Miotto si alterneranno dialogando con gli studenti alcune tra le più prestigiose autrici della fotografia.

 

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito. L’accesso in sala sarà consentito nel rispetto delle prescrizioni vigenti in materia di Covid_19, con mascherina FFP2.

LA GIURIA DELL’OTTAVA EDIZIONE É PRESIEDUTA DA BEPPE LANCI

LA GIURIA DELL’OTTAVA EDIZIONE É PRESIEDUTA DA BEPPE LANCI
CON LUI ERICA BARBIANI, CRISTINA BATTOCLETTI, CARLO BRANCALEONI, MATTEO COCCO, ORESTE DE FORNARI, EMILIANO MORREALE, MAURIZIO NICHETTI

La giuria 2022 sarà capitanata dal direttore della fotografia Beppe Lanci, stretto collaboratore di Marco Bellocchio, Nanni Moretti, dei fratelli Taviani e colui che ha partecipato al più gran numero di adattamenti cinematografici pirandelliani (Enrico IV, Kaos, Tu ridi, La balia). Docente responsabile del corso di Fotografia cinematografica presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, nella sua carriera ha vinto, tra i tanti premi, il David Di Donatello per Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti (1986) e il Ciak d’oro per Diavolo in corpo (1987).

Con lui nella giuria dell’8a edizione i critici e giornalisti Cristina Battocletti, Carlo Brancaleoni, Oreste De Fornari e Emiliano Morreale, il regista Maurizio Nichetti, il direttore della fotografia Matteo Cocco, vincitore della scorsa edizione del Festival, la produttrice e autrice Erica Barbiani.

 

IL MANIFESTO DELL’OTTAVA EDIZIONE

Il manifesto del Festival di quest’anno è realizzato, come di consueto, a partite da una foto di scena di un film grazie alla consolidata collaborazione con la Fiuli Venezia Giulia Film Commission.  Quest’anno la scelta è andata su un’immagine di Claudio Iannone scattata sul set del film Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores, girato a Trieste.