DANIELE NANNUZZI

Daniele Nannuzzi è un direttore della fotografia italiano, figlio dell’autore della fotografia Armando Nannuzzi e presidente dal 2012 dell’Associazione Italiana Autori della Fotografia Cinematografica (A.I.C.). Comincia a lavorare come assistente del padre nel film Incompreso (1966), di Luigi Comencini e da lì inizia la sua carriera. Lavora al fianco di autori della fotografia come Pasqualino De Santis, David Watkin, Alex Thomson, Giuseppe Rotunno, Ennio Guarnieri, Leonida Barboni e sarà inoltre assistente operatore e operatore di macchina per film di registi come Luchino Visconti, Ettore Scola, Dino Risi e Liliana Cavani. Alla metà degli anni Settanta debutta come autore della fotografia, lavorando con registi come Alejandro Jodorowsky, Sergej Fëdorovič Bondarčuk, Jerry London (La primavera di Michelangelo, 1990, per il quale ottiene una nomination agli Emmy Awards nella categoria “Best cinematography”), Tinto Brass.

Fondamentale il suo incontro con Franco Zeffirelli, per il quale firma la cinematografia de Il giovane Toscanini (1988), dei due film-opera Cavalleria rusticana (1982) e Pagliacci (1982, vincitori di due Emmy Awards). Rilevante è anche la sua collaborazione con Enzo Monteleone, per la cinematografia del film El Alamein – La linea del fuoco (2002, premiata con un David di Donatello e un Globo d’oro alla miglior fotografia). Nel 2004 viene scritturato dalla Touchstone Pictures per la miniserie Empire di John Gray, Kim Manners e Greg Yaitanes. Nel 2015, in Canada, è la volta del film Manhattan Undying, di Babak Payami. Si è dedicato inoltre a documentari e alla regia e alla cura di luci e scenografia per il teatro.