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DIVO CAVICCHIOLI,  UN FOTOGRAFO NEL WEST (ALL’ITALIANA)

a cura di Antonio Maraldi

Divo Cavicchioli (Cecina 1921 – Cartagena 1996) è stato un importante fotografo di scena del cinema italiano per più di un trentennio (dagli inizi degli anni ’50 fino alla metà dei ’70), documentando sia il cinema d’autore (collaborando tra gli altri con Pietro Germi, Pier Paolo Pasolini, Giuliano Montaldo, Gillo Pontecorvo) che quello di genere.

A differenza di diversi colleghi (che con la polvere non si trovavano a proprio agio), amava in particolare il western. In primo luogo perché non si doveva confrontare con le bizze delle attrici (non amava le star e le dive nostrane, in genere).

A parte alcune eccezioni, infatti, nel western nostrano i ruoli femminili sono sempre stati marginali e affidati a nomi di secondo piano. In secondo luogo gli piaceva il clima da scampagnata spagnola (molte le location in Almeria) e di quei set era uno degli animatori.

Set che vedevano l’intrecciarsi di star emergenti (Giuliano Gemma, Bud Spencer, Tomas Milian) con veterani pronti al rilancio (Lee van Cleef, Jack Palance), tra attori prestati al genere (Gian Maria Volontè) e partecipazioni eccellenti (Orson Welles).

La familiarità di quel clima lo agevolava poi nel lavoro, in cui non si risparmiava e che si concretizzava in eccellenti reportage su quell’universo di fango, sudore e polvere da sparo.

Le foto della mostra provengono dal fondo Cavicchioli del Centro Cinema Città di Cesena.