BOIA, MASCHERE E SEGRETI – L’HORROR ITALIANO DEGLI ANNI SESSANTA

di Steve Della Casa con Dario Argento, Pupi Avati, Bertrand Tavernier – Fotografia: Giulio Bottini (Documentario – 75 min – Italia, 2019)

Negli anni Sessanta, il cinema horror conosce una stagione di grandi successi in tutto il mondo. Per la prima volta anche in Italia si intraprende la produzione di piccoli film che hanno però un grande successo internazionale, una sorta di approccio italiano a questo genere. Con il contributo di alcuni maestri (Dario Argento, Pupi Avati) e di importanti critici francesi si ripercorrono le particolarità e i punti forti di un’idea originale dell’horror, nel quale l’estetica pop e i contenuti trasgressivi hanno un ruolo molto importante, che rende unica questa produzione italiana nel decennio.

Sequals > Tenuta Fernanda Cappello > domenica 23 > ore 21.00

 

RIDENDO E SCHERZANDO – RITRATTO DI UN REGISTA ALL’ITALIANA 

di Paola e Silvia Scola – Fotografia: Davide Manca (Documentario – 81 min – Italia,2015)

Ettore Scola – regista, sceneggiatore, disegnatore, umorista, intellettuale, militante – raccontato dalle figlie Paola e Silvia attraverso le interviste che ha rilasciato nel corso della sua vita, i brani dei suoi film e un incontro con Pierfancesco Diliberto, in arte Pif, nel Cinema dei Piccoli a Villa Borghese, dove, nello scorrere sullo schermo di clip di film e materiali di repertorio, ma anche di vecchi filmini in Super 8, alcuni dei quali girati da lui stesso, e ancora, backstage realizzati sui suoi set, fotografie rubate agli album di famiglia, disegni e vignette, emerge un ritratto di Ettore Scola biografico, artistico e umano.

San Vito al Tagliamento > Auditorium Zotti > mercoledì 26 > ore 21.00

 

CINECITTÀ DREAM 

di Daniele Nannuzzi – Fotografia: Daniele Nannuzzi (Documentario – 15 min – Italia, 2016)

Una guardia notturna alla sua prima notte a Cinecittà si ritroverà proiettato come in un sogno, nelle scene dei film più famosi del cinema Italiano. Un personaggio misterioso gli spiegherà che di notte gli attori che sono rimasti imprigionati nelle macchine da presa del Museo, scappano via e se ne vanno in giro per Cinecittà. Tutto si rivelerà un sogno ma è stato veramente un sogno?

Pordenone > Cinemazero > giovedì 27 > ore 21.00

 

ZEFFIRELLI, L’ARTE DELLO SPETTACOLO

di Daniele Nannuzzi (Documentario – 35 min – Italia, 2003)

Concepito in occasione degli ottant’anni del maestro, un regalo in immagini e musica che attraverso foto, riprese, interviste ripercorre l’intera sua vita. Un omaggio all’origine di quella bellezza che lui ha cercato, voluto e miracolosamente ricreato attraverso la sua arte.

Spilimbergo > Palazzo Tadea – piazza Castello > venerdì 28 > ore 17 

 

DUE SCATOLE DIMENTICATE – UN VIAGGIO IN VIETNAM

di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli (Documentario – 58 min – Italia, 2020)

Due scatole da scarpe piene di negativi fotografici 6×6, dimenticate in un vecchio armadio in soffitta per più di cinquant’anni, sono state inaspettatamente ritrovate. Nel 1964-65 i registi Lino Del Fra e Cecilia Mangini hanno vissuto per tre mesi nel Vietnam del Nord in guerra con gli U.S.A. per effettuare i sopralluoghi per un film documentario sulla lotta di quel popolo deciso a conquistare l’unità e l’indipendenza.

Le bombe americane colpirono anche il loro film, che non è stato più realizzato ma Cecilia Mangini ha realizzato un grande reportage fotografico, in parte ancora inedito. Quella guerra, quella resistenza, quel popolo in armi rivivono attraverso foto, scritti, ricordi e vuoti di memoria.

Spilimbergo > Cinema Miotto > sabato 22 > ore 21.00

 

 

 

IGNOTI IN CITTÀ

di Cecilia Mangini – Fotografia: Mario Volpi (Documentario – 11 min – Italia, 1958)

Quando, nel 1958, la Mangini filmò un gruppo di ragazzini romani che vagavano per le strade senza meta, chiese di avere la collaborazione di Pasolini: “Io non ero nessuno, avevo solo firmato qualche fotografia, nonostante tutto Pasolini ha accettato”, e questo portò ad un sodalizio che durò fino al 1962. Il documentario in questione è Ignoti alla città, cortometraggio in Technicolor che fu censurato dal ministro Tambroni, per vendetta contro Pasolini, con l’accusa di istigazione all’immoralità, a causa un furtarello commesso da tre di quei ragazzini. Con la sceneggiatura e regia di Cecilia. Chi, se non l’autore di Ragazzi di vita avrebbe potuto dare voce a quelle immagini.

 

STENDALÌ – SUONANO ANCORA

di Cecilia Mangini – Fotografia: Giuseppe De Mitri (Documentario – 11 min – Italia, 1960)

Il soggetto è tratto da Morte e pianto rituale di Ernesto De Martino, su testi originali di Pier Paolo Pasolini. ll corto è incentrato su un suggestivo canto sacro funebre delle donne di Martano, in Salento, che usano un dialetto greco. Pasolini creò quel canto funebre tratto da diversi testi greci.

 

LA CANTA DELLE MARANE

di Cecilia Mangini – Fotografia: Luigi Sgambati (Documentario – 10 min – Italia, 1961)

Nel terzo e ultimo corto che vede la collaborazione del poeta ritroviamo come protagonisti dei ragazzini che fanno il bagno, inizialmente con scherzi e giochi, poi con grande malinconia: il bagno è un momento ludico ma anche di protesta, protesta contro il mondo. Il commento di Pasolini si associa alla bellissima musica di Egisto Macchi. Tale commento inoltre è stato tratto da una poesia della raccolta “La religione del mio tempo”.

Pordenone > Sala Degan – Biblioteca civica > sabato 22 > ore 10.30

 

AQUILA 

di Jacopo Erbi con la collaborazione di Tullio Kezich e Tullio Mainardi – Fotografia: Franco e Gianni Vitrotti 

(Documentario – 23 min – Italia, 1950) 

Realizzato nell’ambito del Piano Marshall e interamente girato a Trieste nel 1950, racconta la storia di un giovane disoccupato con moglie e due figli che, dopo aver vagato per la città in cerca di lavoro, disperato per la situazione in cui versa la sua famiglia, compie un piccolo furto. È evidente il richiamo al capolavoro del Neorealismo “Ladri di biciclette” (1948) di Vittorio De Sica, ma il finale è diverso, ottimistico: il giovane viene rilasciato dalla polizia e poco dopo trova lavoro presso la raffineria Aquila, che, danneggiata durante la guerra, è stata ricostruita grazie agli aiuti americani. Il lieto fine concorre a celebrare il valore della ricostruzione economica, capace di sottrarre gli italiani alla propaganda del comunismo e di garantire loro un tenore di vita dignitoso. (Carlo Gaberscek)

Pordenone > Cinemazero > giovedì 27 > ore 21.00