WILMA LABATE

Regista e sceneggiatrice, dopo essersi laureata in filosofia, fin dal 1979 ha iniziato a collaborare con la RAI girando diversi documentari. Negli anni Ottanta realizza numerosi documentari industriali per poi girare nel 1990 il suo primo mediometraggio, Ciro il Piccolo, ambientato in una Napoli notturna e non stereotipata.

Nel suo lavoro ha affrontato spesso temi scomodi e di forte impatto sociale, come nei film, Ambrogio o La mia generazione, interpretato da Francesca Neri, Silvio Orlando e Claudio Amendola, che narra del viaggio di un detenuto politico e di un capitano dei carabinieri da Sud a Nord a bordo di un furgone blindato.

La pellicola fu scelta per rappresentare l’Italia al premio Oscar nella categoria “miglior film straniero”. Insieme ad altri registi prese parte al film corale Lettere dalla Palestina, presentato al Festival di Berlino nel 2003; dello stesso anno è Maledetta mia, selezionato al Festival di Venezia. Nel gennaio del 2008 esce al cinema Signorina Effe, con Valeria Solarino e Filippo Timi; la storia di un’impiegata della FIAT nell’anno della “Marcia dei 40.000”. Più recentemente, dopo un’esperienza di insegnamento in una scuola di cinema, gira con i suoi allievi Qualcosa di noi .

Nel 2018 è la volta di Arrivederci Saigon, presentato al festival di Venezia, incredibile avventura de “Le Stars”, una band italiana al femminile catapultata nel Vietnam del 1968.
Al momento sta girando il suo nuovo film “La ragazza ha volato”, scritto con i fratelli D’Innocenzo, nella città di Trieste.